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Programma

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arianna bettin

L’Europa si prepara a una tornata elettorale complessa, forse tra le più complesse della propria storia. Reduce da una pandemia che ha costretto i governi nazionali a superare diversi tabù in ambito economico e sociale – a partire dalla condivisione di un debito europeo e dai primi passi verso una politica fiscale comune – oggi assistiamo a un’involuzione inquietante, che rischia di stravolgere in peggio l’impianto europeo e vanificare pure ciò che di buono l’Unione, con fatica e tante contraddizioni, ha saputo realizzare.

Mentre le forze moderate e liberali continuano a scivolare progressivamente verso posizioni conservatrici, nel giro di pochi anni i movimenti di destra sono riusciti a guadagnare consenso e a imporsi in tutta Europa attraverso la demagogia e la strumentalizzazione della paura. Nazionalismi capaci di normalizzare il negazionismo climatico, la privatizzazione del welfare, la prevaricazione sul più debole dentro e fuori i propri confini statali, il razzismo sistemico, lo smantellamento dei diritti delle donne e delle comunità lgbtqia+, il riarmo cieco e muscolare in nome di una presunta strategia di deterrenza.

Nel 2024, più che mai, è in gioco la natura stessa dell’Unione Europea.

Roccaforte armata e chiusa in sé stessa, o potenza civile nel mondo, garante dei diritti umani e del diritto internazionale?

Agente del cambiamento climatico, o avanguardia globale della transizione ecologica giusta?

Istituzione al servizio del mercato, o rivolta alla tutela del welfare, della salute e dell’istruzione pubbliche, e alla cura dei suoi cittadini?

Promotrice delle disuguaglianze sociali e delle disparità, o del diritto omogeneo in tutta Europa a un percorso lavorativo ben retribuito, ben equilibrato con la vita privata e in sicurezza, dal primo stage alla pensione?

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L'Europa più giusta

Il mio impegno per cambiare l'Unione Europea.

Diritti dei lavoratori

Un'Europa che estende i diritti dei lavoratori e che difende le nuove generazioni. Bisogna estendere i diritti dei lavoratori per adattarli a un mondo del lavoro in rapido cambiamento, e condurre una lotta rigorosa contro lo sfruttamento in tutte le sue forme. Un'Europa che garantisce un salario minimo in ogni Stato membro e il diritto a un lavoro buono e ben retribuito, sin dal primo stage.

Transizione ecologica

Un’Europa che sostiene con forza una transizione ecologica rapida ed equa. Che si impegna per fare in modo che i costi della conversione vengano distribuiti equamente e che vengano sostenuti innanzitutto dai maggiori inquinatori, tutelando le fasce deboli e chiedendo di più a chi può dare di più.

Politica estera

Un'Europa potenza civile, autonoma, promotrice di pace, con una politica estera e di difesa comune, basata sulla diplomazia per la prevenzione e la risoluzione dei conflitti, anche attraverso accordi multilaterali per il disarmo. È un'Europa che previene i conflitti e si contrappone attivamente agli Stati che compiono violazioni del diritto umanitario e internazionale.

Welfare e redistribuzione

Un’Europa che procede verso una politica sociale e fiscale comune, per proteggere il welfare e redistribuire equamente le risorse. Che non lascia indietro nessuno e che tutela la popolazione più esposta economicamente: persone anziane, con disabilità, migranti, giovani e bambini. È un’Europa in cui si inverte il processo di privatizzazione dell’accesso alle cure e in cui non c’è spazio per i paradisi fiscali ancora presenti tra gli stati membri. Un'Europa in cui è possibile la tassazione dei grandi capitali e delle multinazionali che abusano delle lacune degli ordinamenti statali per eludere il fisco.

Comunità locali

Un’Europa vicina ai territori, che piuttosto che alle grandi opere di dubbia utilità (ma di sicuro impatto ambientale) dia priorità alle piccole e medie opere strategiche, per rendere le nostre comunità più sostenibili, a vantaggio dei cittadini, e che orienti in tal senso più attentamente anche gli investimenti degli Stati membri.

Crisi climatica

Un'Europa che istituisce un debito comune per contrastare la crisi climatica, non per finanziare un riarmo privo di visione. Che potenzia il Green Deal, finanzia la mobilità sostenibile e l'efficientamento energetico, e raggiunge la neutralità climatica entro il 2040.

Inclusività

Un’Europa che difende i diritti delle donne e delle comunità lgbtqia+ in ogni suo stato membro. In alcuni Stati membri questi diritti sono minacciati: l’Unione Europea deve agire per garantirli e rafforzarli.

Accoglienza

Un’Europa che sa creare un sistema di accoglienza dei migranti integrato e che tutela la dignità delle persone coinvolte. È un’Europa che non finanzia Paesi che ne violano i diritti, dentro e fuori i propri confini. C’è urgenza di riportare in auge i valori costitutivi dell’Unione Europea: la pace, i diritti umani, il diritto umanitario e internazionale.

Antifascismo

Un’Europa antifascista, che ogni giorno rinnova il suo impegno per la salvaguardia dei principi democratici fondamentali. Che tutela il diritto a un giusto processo e impedisce il trattamento disumano dei detenuti. Che vigila sulla libertà di manifestazione e di espressione, e interviene laddove gli Stati membri adottino misure di ordine pubblico violente e repressive.

Arianna Bettin

La Sinistra ambientalista che cambia l'Europa.

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Per un'Europa più giusta, equa e sostenibile.